Cheloidi: cosa sono, perché si formano e come trattarli

PIGNOTTI FRANCO

Le cicatrici raccontano storie, ma alcune di esse possono diventare un problema estetico e fisico. I cheloidi rappresentano una forma particolare di cicatrizzazione e, per chi ne è predisposto, possono diventare una vera sfida. Se ti identifichi in questa condizione o vuoi saperne di più, ecco tutto ciò che devi sapere sui cheloidi, le loro cause e i trattamenti più efficaci.

Cosa sono i cheloidi?

I cheloidi sono una crescita anomala e patologica di tessuto fibroso che si sviluppa in risposta a una lesione della pelle. A differenza delle cicatrici ordinarie, i cheloidi si espandono oltre i confini della ferita originale, creando una cicatrice rilevata, compatta e spesso lucida. Possono assumere un colore che varia dal rosso al brunastro e raggiungere dimensioni differenti, da pochi millimetri a vari centimetri di diametro.


Perché si formano?

Il processo di cicatrizzazione, nelle persone predisposte, può "sfuggire di mano": i fibroblasti, responsabili della produzione di collagene, continuano a generare tessuto fibroso anche dopo che la ferita si è chiusa. Questo eccesso di collagene porta alla formazione di un cheloide. Le lesioni che possono scatenare questo processo includono:

·        Tagli.

·        Interventi chirurgici.

·        Piercing.

·        Bruciature.

·        Acne o brufoli.


Chi è maggiormente a rischio?

Alcune persone sono più predisposte alla formazione di cheloidi. Fattori di rischio comuni includono:

Fototipo scuro: I cheloidi sono più frequenti tra le persone di origine africana, asiatica o sudamericana.

Età: I giovani tra i 10 e i 30 anni sono particolarmente suscettibili.

Storia familiare: Una predisposizione genetica può aumentare il rischio.

Zone a rischio: Alcune aree, come torace, spalle, orecchie, mandibola e parte superiore della schiena, sono più soggette.


Sintomi dei cheloidi

Oltre all'impatto estetico, i cheloidi possono causare fastidi fisici:

Prurito persistente.

Dolore o disagio al tatto.

Sensazione di tensione cutanea.

Alcune limitazioni nei movimenti, soprattutto se localizzati in prossimità di articolazioni.


Come vengono diagnosticati?

La diagnosi dei cheloidi è generalmente clinica, ovvero un dermatologo può identificarli con un semplice esame visivo. Sebbene raramente necessaria, una biopsia può essere indicata nei casi dubbi per escludere altre condizioni cutanee.


Trattamento dei cheloidi

Trattare i cheloidi non è semplice e spesso richiede un approccio combinato. Le principali opzioni terapeutiche includono:

Corticosteroidi intralesionali: Queste iniezioni riducono il volume e il prurito.

Crioterapia: Il congelamento con azoto liquido aiuta a ridurre lo spessore della cicatrice.

Laser frazionato o a colorante pulsato: Migliora il colore e la consistenza della pelle.

Chirurgia: Usata per rimuovere il cheloide, anche se richiede trattamenti aggiuntivi per prevenire recidive.

Gel o cerotti al silicone: Da applicare regolarmente per appiattire la cicatrice.


È importante sapere:

Nessun trattamento garantisce al 100% l'eliminazione completa dei cheloidi.

Spesso è necessario più di un tentativo per ottenere risultati soddisfacenti.


Come prevenire i cheloidi?

Per chi è predisposto, la prevenzione è fondamentale. Ecco alcuni consigli pratici:

Evita piercing e tatuaggi, soprattutto in aree a rischio.

Rinuncia ad interventi chirurgici non necessari.

Riduci il rischio di lesioni ripetute nelle zone più sensibili.

Segui terapie preventive, come gel al silicone, in caso di procedure chirurgiche inevitabili.


Conclusione

I cheloidi non compromettono la salute fisica, ma possono influire negativamente sull'autostima e sul benessere psicologico. Consultare un dermatologo esperto è il primo passo verso un trattamento efficace e personalizzato. Con la giusta terapia, è possibile migliorare l'aspetto estetico e alleviare i sintomi fastidiosi.

Se soffri di cheloidi o hai dubbi su come gestirli, contatta il Dr. Franco Pignotti per ricevere il supporto necessario. La pelle racconta la nostra storia, e con cure adeguate, puoi prendere il controllo e far sì che il suo racconto sia il migliore possibile.

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